La Liguria Di Salò
Repubblica Sociale e Guerra Civile 1943 - 1945

Uno dei periodi più tragici nella storia del paese dall’Unità è sicuramente rappresentato dai diciannove mesi della Repubblica sociale italiana quando, caduto il fascismo dopo venti anni di potere ininterrotto ed eccettuato il breve e poco significativo governo badogliano, il territorio italiano venne in buona parte a trovarsi sotto l’occupazione nazista. Con la liberazione di Mussolini ad opera dei paracadutisti del generale Student – prigioniero in Abruzzo al rifugio di Campo Imperatore – si affermò ben presto il neofascismo ed un nuovo governo satellite fu creato con il diretto appoggio di Hitler ed il concorso dei suoi funzionari civili e militari. Compito del presente studio è valutare, sul territorio ligure, quali furono gli impatti e le implicazioni conseguenti alla nascita della Rsi e se, come già affermato da qualche autore, corrisponde al vero che sul piano formale non si potrebbe neppure parlare di «nascita» ma più correttamente di «continuità» tra il «vecchio» regime e il «nuovo», dal momento che tutte le istituzioni fasciste continuarono ad esistere, le fabbriche a produrre, le scuole ad applicare i programmi stabiliti, i servizi pubblici come ferrovie, tranvie, autocorriere a trasportare merci e passeggeri. Siamo convinti che, per la Liguria – quanto a istituzioni, è giusto rimarcarlo, non si differenziava dalle altre regioni che componevano la Rsi –, non esista al momento nulla di analogo al lavoro proposto nelle pagine che seguono. La materia trattata è complessa; se singoli aspetti di essa sono stati esaminati in passato e talvolta più di un aspetto, ci pare non se ne abbia ancora colto il quadro d’insieme, che non può certo esaurirsi nella sola contrapposizione fascismo/antifascismo né, a maggior ragione, nell’altra regime/resistenza.