Come si è davvero formata, e quando, la brigata partigiana Coduri? Quanti gli uomini che la componevano? Come venne caratterizzandosi, dove? Quali, e quanti, i nemici affrontati in uno dei periodi più tragici della storia postunitaria? Ebbe delle crisi interne, degli aggiustamenti, degli sbandamenti che ne misero in forse la coesione raggiunta? Come si comportò il suo ormai leggendario comandante Virgola, già operaio dei Cantieri del Tirreno di Riva Trigoso ed ex combattente nella guerra di Mussolini? Questo libro, tra l’altro, prova a rispondere agli interrogativi riprodotti e a moltissimi altri utilizzando, in larghissima parte, fonti partigiane, che hanno il pregio dell’immediatezza e della verità. Perché sulla brigata, sugli uomini, sulle azioni compiute ben poco senso avrebbero retorica e paludamenti ideologici – come troppo spesso, negli anni, si è verificato – se non quello di modificare e aggiustare i fatti accaduti, che non ne hanno invece alcun bisogno. Perché è la resistenza nel suo complesso a non averne bisogno mentre, al contrario, ha ancora in parte bisogno di essere storicizzata. La Coduri, in ciò, non fa eccezione. In sintesi, dal paradigma dei gesti, dei sentimenti e degli stati d’animo non erano immuni i partigiani che le diedero vita. Capaci di combattere e di rischiare e di maturare diversi gradi consapevolezza. Capaci di costruire qualcosa di assolutamente irripetibile, una macchina complessa e duttile che inventava regole, affinandole e codificandole. Che si oppose a fascisti e tedeschi e i cui ingranaggi non possedevano tutti lo stesso grado di preparazione. Specie durante gli ultimissimi mesi, quando gli arrivi divennero massicci e si assisté al fenomeno, denunciato dagli stessi responsabili, del cosiddetto «partigianato della venticinquesima ora». Neppure una brigata particolare come la Coduri seppe sottrarsi al flusso di reclute dall’esperienza approssimativa o inesistente e dai principi oscillanti. Anzi, i nuovi partigiani furono accettati minimizzandone il passato, perché ciò che davvero importava era chiudere con una guerra sanguinosa e terribile dispensatrice di lutti e rovine in misura crescente. Il libro comprende tutto questo; ma anche la spiegazione di fatti finora oscuri o resi in modo insufficiente, grazie a un minuzioso vaglio delle fonti. In sostanza, per la prima volta, una storia della brigata a tutto campo così come mai finora è stata scritta.